
Natale 2023
"Maestro, dove abiti?"
Gesù disse loro: "Venite e vedrete!" (vangelo di Giovanni 1,38-39)
Signore Gesù, alla domanda "dove abiti?", mi sarei aspettato un indirizzo. Ovviamente.
Non dico il numero civico, ma almeno il nome del villaggio, Nazareth o Cafarnao, se dalla parte del lago o verso la collina.... E invece no: con la tua capacità semplice e profonda di stupire, tu rispondi con questo invito: "Venite e vedrete".
Non basta sapere un indirizzo per entrare in casa di qualcuno, per gustarne la familiarità, per sentirsi parte della famiglia. Non basta nemmeno inviare la posizione precisa.
Signore Gesù, avevi capito che la condizione più importante per "fare casa" è mettersi in gioco, rischiare l'abbandono della propria "comfort zone", , mettersi in cammino verso l'altro. E l'hai fatto in prima persona.
Anzi, tu sei sempre colui che viene... da noi! Come quella volta che hai deciso di andare a casa di Zaccheo, che non era proprio il migliore di Gerico, per fermarti a cena da lui.
Ti sei messo in gioco e hai rischiato la tua reputazione per invitare anche lui a rimettersi in cammino e cambiare!
Davanti ad ogni presepio che mi capiterà di incontrare in questi giorni, ricordami, Signore, che tu hai deciso di venire e di restare qui da noi! Ti sei fatto vicino per rendere più semplice l'incontro fra me e te, per invitarmi a conoscerti in prima persona: tu hai voglia di fermarti a casa mia!
In questi giorni, in modo particolare, ti affido tutte le ragazze, le giovani, le mamme e i bambini che Agathà sta accogliendo: Signore, tu sai bene che non è facile per loro sentirsi a casa, in un luogo che non hanno scelto e che non sarà nemmeno definitivo.
Suggerisci a ciascuna di loro la tua logica: ogni volta che ci si mette un po' in gioco, prima con coraggio e poi con fiducia, nascono incontri, crescono legami, si aprono nuovi orizzonti.
Signore, risveglia e conferma in tutti noi la consapevolezza che ogni volta che abbiamo il coraggio di muovere qualche passo verso l'altro, il mondo cambia e si umanizza: gli edifici diventano case, gli sconosciuti diventano fratelli, le differenze arricchimenti.
Buona Natale!
don Marco