25 Dicembre 2022

Natale 2022


…e venne ad abitare 

in mezzo a noi”

(vangelo di Giovanni 1,14)


Non mi sono mai piaciuti i traslochi.

Ne ho fatto diversi: da adolescente, da giovane e da adulto. E ad ogni volta, la mia prima reazione è sempre stata di fatica, di non voglia… in certe fasi, quasi di rifiuto. Una delle resistenze più forti è sempre stata l’attività di “fare i cartoni”: la sola idea di iniziare ad imballare oggetti e libri mi generava un misto di nostalgia e insicurezza. Che fare allora? Pian piano ho imparato a chiedere una mano: ad amici, familiari e conoscenti. 

Ogni volta ho invitato chi viveva attorno a me a prendere carta da giornale, nastro adesivo… e a condividere questo passaggio. A distanza di anni, alcuni miei amici mi ricordano come fosse ieri delle serate passate a giocare a carte in Svizzera, nelle sere del trasloco. Ridiamo ancora ripensando a come abbiamo fatto per far entrare la lavatrice dalla finestra o di come abbiamo fatto a caricare il pianoforte sul furgone… Ho lasciato che la mia fatica a traslocare di diventasse un’occasione “sociale”: un’opportunità per “fare casa” proprio mentre si lascia una casa, un modo per stringere legami mentre saltano abitudini e frequentazioni. 

Non mi sono mai piaciuti i traslochi… prima di farli! 

Nel prossimo 2023, la nostra associazione vivrà due traslochi, importanti: la Casa dei Celestini e la Casa Ali e Radici cambieranno sede. Non sappiamo ancora di preciso le date dei due spostamenti, ma sarà questione dei prossimi mesi. La ragione più profonda, che è all’origine di questi spostamenti, è la determinazione di favorire le condizioni di maggiore stabilità perché le due case possano continuare a lungo ad accogliere ragazze e giovani donne nel loro percorso di crescita e di autonomia. Ho ascoltato in questi mesi le fatiche di tanti di noi: dalle ragazze ai volontari, dagli operatori e dai soci. Davvero a nessuno piacciono i traslochi!

L’augurio che faccio a tutti noi è semplice e concreto: che questi traslochi diventino un’opportunità! 

Che ci aiutino a portare con noi l’essenziale dell’esperienza educativa! Che possiamo appropriarci in modo ancora più consapevole della ricchezza delle relazioni che “fanno una casa”! Che il trasloco faccia crescere la complicità fra di noi e che crei nuovi legami nei quartieri dove andremo! Che questa esperienza di instabilità ci faccia ancora più vicini a tutti gli uomini e le donne che devono andar via dalle loro case e dalle loro terre!

E una certezza: non siamo soli in questa avventura! 

Tanti amici stanno già lavorando per noi e con noi, creando le condizioni migliori per questi passaggi. 

In punta di piedi, come Suo stile, anche il Signore è con noi! 

Nel Natale, noi ricordiamo il Suo grande trasloco: “è venuto ad abitare in mezzo a noi”. 

Gesù ha conosciuto bene che cosa significa cambiare casa, fare fagotto… vivere in cammino.  

Anche Lui ha fatto fatica a salutare e “fare i cartoni”: ci capisce. E non solo. 

Il Signore ci regali la consolante certezza che anche Lui farà parte della squadra del trascolo!  

Il Suo Spirito ci doni di vedere tutte le opportunità personali e comunitarie di questa esperienza!

Buone feste!

don Marco

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