Ali e radici
La casa Ali e radici è il primo frutto dei pensieri nati intorno all’esperienza diretta della casa “Ai Celestini” e della consapevolezza che a volte la comunità per minorenni è uno strumento importantissimo ma non sufficiente. A volte c’è la necessità di continuare ad offrire un contesto educativo anche dopo la maggiore età. Un contesto ancora comunitario ma più leggero e orientato all’acquisizione di autonomia, finalizzato a rafforzare le ragazze e a non interrompere prematuramente un percorso di crescita, con il rischio di perdere competenze non ancora completamente acquisite.
L’offerta si configura in un alloggio per l’autonomia, a favore di giovani donne tra i 18 e i 21 anni che si trovano in difficoltà dal punto di vista sociale e familiare (in prosieguo amministrativo), in stato di abbandono o in percorsi alternativi alla detenzione. Non si prevede l’accoglienza di ragazze con patologie psichiatriche o dipendenze conclamate.
Ogni progetto educativo è individualizzato e personalizzato. È definito condividendolo e verificandolo con le ragazze accolte e con i servizi sociali di riferimento.
La presenza degli educatori non è costante, ma sono reperibili telefonicamente 24 h su 24 h. La loro funzione è di monitoraggio del percorso, di controllo dell’adeguatezza dei comportamenti, di collegamento con i Servizi Sociali e territoriali. Si pongono come adulti di riferimento, tutori di resilienza e promotori di autonomie.
La casa può accogliere quattro ragazze, per un periodo medio di permanenza di un anno.
Due volontarie, giovani donne lavoratrici o studentesse o inserite in progetti di Servizio Civile Universale, vivono nella casa condividendo spazi e tempi di vita in un modello di inclusione sociale che le vede essere un riferimento importante, esempio concreto delle modalità possibili di assunzione e rispetto di impegni e responsabilità.
L’edificio è situato a Bergamo, a Longuelo. Dista dal centro città circa 30 minuti a piedi e 15 con l’autobus.
La Locomotiva n.10
L’Associazione Agathà e i Servizi Sociosanitari Val Seriana s. r. l. hanno accolto l’invito della Fondazione “Scuola Materna Comm. Piero e Matilde Cavalli” di collaborare nella costruzione di un servizio per donne in situazioni di disagio, e da qui è nata l’idea di accogliere mamme con bambini.
La Locomotiva n°10 è un nome curioso per una struttura di questo tipo, ma che vuole rimandare ad un senso di transizione, ad un viaggio metaforico e non, di stazione in stazione, dalle dinamiche incerte ma senza dubbio animate da un costante spirito di scoperta. Un viaggio in solitario o in compagnia, che alterna inevitabilmente momenti dominati dal buio ad altri pieni di una luce abbagliante. Il grande obiettivo è quello di proporre nuove possibilità a chi crede che il suo destino sia irrimediabilmente segnato, e di dare spazio ad una visione positiva del futuro.
La casa, situata in posizione centrale a Villa di Serio, può accogliere fino a 3 adulti e 2 minori. L’accoglienza è riservata a donne sole e con figli, che si trovano in difficoltà dal punto di vista sociale e familiare o in stato di abbandono. La segnalazione può avvenire dai Servizi Sociali e/o dalle Reti antiviolenza territoriali. Può essere prevista anche l’accoglienza di una giovane donna con il ruolo di volontaria convivente (progetti di Servizio Civile Universale, Leva Civica, Anno di volontariato sociale Caritas ma anche su richiesta della singola persona).
Il progetto educativo sarà individualizzato e andrà a declinare le tappe e gli obiettivi di ogni singolo percorso, condiviso e verificato con le donne accolte.
La presenza educativa non è costante, ma gli educatori sono reperibili telefonicamente 24 ore su 24. Svolgono funzioni di ascolto, monitoraggio, sostegno e guida.