L'associazione
L’associazione Agathà onlus è nata dall’incontro della passione educativa di due istituzioni della Chiesa di Bergamo: il Patronato San Vincenzo e le Suore Sacramentine.
Affonda le sue radici nelle scelte che la fondatrice dell’ordine delle Suore Sacramentine, Santa Geltrude Comensoli, mise in atto a favore delle ragazze che vivevano in condizioni precarie, in concomitanza con la prima industrializzazione bergamasca. Al tempo stesso, il nome Agathà (in greco: realtà buone) vuole ritradurre lo stile educativo di don Bepo Vavassori, che spesso ripeteva che «non esistono ragazzi cattivi».
A questa sinergia si aggiunge la Cooperativa Sociale L’impronta che partecipa attivamente alla gestione e allo sviluppo dei progetti dell’associazione.
Dal 2011 sono stati avviati progetti e servizi rivolti a minori, neomaggiorenni e donne in difficoltà: la comunità educativa, i progetti diurni di comunità, gli alloggi per l’autonomia e l’housing educativo. Le case di Agathà sono luoghi di protezione, sviluppo e crescita dove le ragazze trovano attenzione e cura ma anche richiesta di impegno.
“Insieme si condivide il valore d’un legame profondo con la città: ci si sente parte di una porzione di terra da cui si riceve tanto e a cui si offre una presenza disponibile. Si sostengono e incoraggiano le collaborazioni fra competenze professionali e generosità del volontariato, fra pubblico e privato, fra scuola e lavoro, fra Chiesa e società civile.”Don Marco Perrucchini
presidente Agathà onlus
Dal 2021 è stato inoltre avviato On air: uno spazio pedagogico che supporta gli adulti nei loro compiti e ruoli educativi per sostenere adolescenti e giovani nel percorso di crescita.
L’associazione collabora attivamente con il territorio con cui costruisce legami significativi sostenendo e partecipando a progetti educativi.
Amministrazione Trasparente
Erogazioni pubbliche 2022
Collaborazioni
La cooperativa sociale L’Impronta e l’associazione Agathà Onlus, partner del progetto, si occupano delle azioni relative all’empowerment familiare e al sostegno delle competenze genitoriali, ad alcune attività estive per i ragazzi e le ragazze e alle figure degli agenti di rete e di comunità che lavoreranno sui contesti coinvolti nel progetto con l’obiettivo di far dialogare le risorse del territorio.